di Teresa Colucci
Viaggio In Basilicata in giro con me, tra storia e natura, colori e odori, emozioni e sensazioni, con ironica leggerezza.
È la controra non incontro quasi nessuno, combattuta tra un duplice sentimento se rimanere o partire, alla fine decido di rimettermi in viaggio.
Scelgo una strada isolata per raggiungere la Cavonica.
Curve, oliveti, grano, in fondo su un’altura i resti di Uggiano.
Ancora una testimonianza di un passato di cui rimangono solo i ruderi.
Con i canti gregoriani in sottofondo inizio ad intravedere Craco, di una drammatica plasticità, ma lo lambisco solamente e decido di andare alla masseria fortificata di Santo Spirito, il mio luogo del cuore.
Una masseria incredibile nella campagna stiglianese, baluardo della borghesia agraria, guardiano privilegiato di un territorio ricco di grano ed ulivi.
Sobrio ed elegante il fronte principale, improntato ad un’architettura ben equilibrata; penso: questo è l’Uomo lucano.
Scendo dall’auto, ma con la musica sempre accesa, faccio un giro intorno al palazzo in questo posto fuori dal mondo, in compagnia della natura e dove lo sguardo non trova ostacoli che possano disturbare l’osservazione del cielo e della terra.